martedì 31 maggio 2005

Quelli comm’a tté

Tempo fa iniziai una specie di racconto, che non ho mai portato a termine. Ecco qui sotto quello che ho scritto. Senti. Tu lo sai che quel concorso da ordinario lo vinsi perché mi rivolsi a Fernando? Come chi? Fernando Impacciatore, pace all’anima sua. Già te lo si’ scurdato? Tu lo sai che io c’ho un rapporto speciale co’ Fernando. Cioè, magari sarebbe meglio che non le raccontassi in giro, sti ccose. Mi posso fidare Vincè? Lo so che tu ti sei fatto superbo e non mi cachi più tanto. Al partito mi chiedono di te, lo sai, da anni. Sono anni che gli dico che sei passato dall’altra sponda. Politica, l’altra sponda politica, non mi fraintendere, guagliò. Che ti sei fatto superbo che sei diventato nu radical-scic, che non ti ricordi nemmeno più di quando si tifava per il Sommo tutti assieme, come sodali, anzi come fratelli. Te lo ricordi Fernandino che casino che era capace di armare in curva? I tempi so’ cambiati, lo so. L’utopia di Maradona è finita per sempre e chille se n’è ghiut lasciandoci qui, soli, in trincea. ‘Sti cazzo di settentrionali, di Milano, del nord est. L’unico che poteva fare qualcosa, l’unico conducator possibile per un riscatto del Sud era lui, Diego Armando. Come che cazzo dico? Dico dico. La fantasia contro l’ottusità della regola, la deregulation contro il grigiore padano. ‘O volemose bbene contro il sospetto risentito del milanese, del torinese, del veneziano, del bergamasco. Non sto esagerando. Ma pecché tu mi vuoi dire che se avessimo portato Diego Armando al potere... - politico, certo, il potere politico, mica c’ho paura delle parole - adesso ci troveremmo in questo stato? Con quelli del nord che ci sputano in testa, che ci insultano o al massimo ci colonizzano? Maradona avrebbe saputo valorizzare lo spirito vero della città e avrebbe riportato in auge la ueltansciaung partenopea. Certo lui è argentino, ma Napoli l’aveva capita bene. Massì, dai, chi sa giocare a calcio come lui sa fare anche qualsiasi altra cosa: te lo ricordi come teneva assieme la squadra? Comandava lui, era un leader vero. Napoli sarebbe diventata la capitale d’Italia, d’Europa, altro che scudetto. Tu dici così perché non hai il coraggio di vedere lontano in profondità. Io so’ nu libero pensatore e ho saputo cogliere, fin da subito, il risvolto utopico del messaggio di Diego Armando. Lui ci indicava, certamente senza saperlo, la via per ritrovare l’orgoglio perduto. Ma noi, grazie a chilli comm’a tté, non l’abbiamo saputo ascoltare. E adesso eccoci qua... ...Non è che ti incazzi o mi fai storie se ti racconto una cosa?

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