sabato 9 aprile 2005

Confezioni

Orate di allevamento con l’occhio già opaco e un tantino infossato di chi vuole davvero lasciare questo mondo per sempre e forse avrebbe desiderato un funerale vichingo, invece di questo banco del pesce. Patate in busta de plastica, giallastre e rotondette, già sbucciate: o prendi queste, oppure ti incolli cinque chili di tuberi terrosi confezionati in una rete di plastica colorata. Mele rosse rosse, stark, alto-atesine, senza etichetta marlene o val di non o melinda, mele anonime, geneticamente modificate, omogenizzate, dolcificate senza conservanti E117, perfettamente lucide e deodorate, nessun baco, figuriamoci: buone, non dico di no.
Pane bionico che vorrebbe essere, o ricordare/evocare, analoghi pani francesi e baguette mitiche, restando desolatamente pane di supermercato scrauso, senza precisa identità – no michetta/no sfilatino: una cosa nuova una specie mai vista prima - che dopo due ore si ammoscia, ma entro quelle due ore se lo mangi, insomma, magari ti piasce. Bis-cotti Cruscoro Saiwa che transitano continuamente, da anni, verso altre consistenze e altri sapori – nuova ricetta! nuova confezione ri-chiudibile! da oggi più buoni! più sani! più sorchi!– e tu invece li vorresti fermi nel tempo, sempre uguali a sé stessi e hai pure scritto alla Saiwa - che prima di accettarti il messaggio ti ha chiesto come condizione sine qua non il consenso al trattamento dei dati personali – per dire: maddai, ancora cambiamenti, ma smettetela! e hai persino teorizzato con loro l’inesistenza in Italia di una vera civiltà commerciale che abbia un po’ di rispetto per il consumatore che vorrebbe che i biscotti restassero quelli, almeno nell’arco di una vita media. E così via, passando per la cassa – dove sono le dietorelle di liquirizia? Sono laggiù, guardi che me sta bloccando la cassa – mentre echeggiano canti sacri, pure belli se vogliamo, di quelli che ti fanno sentire che c’hai un’anima anche tu - e i clienti tutti anziani, giallastri, vestiti di grigio e/o di beige si aggirano tra gli scaffali e sembrano in raccoglimento e invece magari stanno pensando: fanculo, il papa pure qui!

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