martedì 5 luglio 2005

Newton & Einstein

Una serie di eventi - di natura, dimensione, importanza diverse - lottano oggi, martedì cinque luglio dell’anno 2005 dopo cristo, per farsi vedere et considerare, quasi che noi si debba scegliere a quale affidare i titoli di prima pagina su un ipotetico giornale auto-prodotto.

1
I capelli bianchi e le facce sbattute dei Pink Floyd: ma allora dove sono i nuovi paradigmi giovanili, si chiedono tutti, se questi qui, che hanno sessant’anni e passa, richiamano, in piedi sui prati, centinaia di migliaia di ventenni? Forse, spiegano alcuni, i giovani come categoria sociologica et politica et culturale a sé stante, capace di spostare equilibri di civiltà, sono da considerarsi solo quelli che si affacciarono sulla scena del mondo agli inizi degli anni Sessanta, marcandoli indelebilmente. Cioè i Giovani sarebbero, anche oggi, sempre quelli, cioè i Pink e McCartney e Dylan, ma anche, per dire, Daniel Cohn-Bendit, eccetera. Mentre i giovani attuali non si potrebbero considerare I Giovani, ma solo giovani. E ciò perché non stanno, almeno per ora, costruendo nulla di così specificamente loro e di così radicalmente oppositivo che sia paragonabile alla cultura giovanile degli anni Sessanta, capisci? È in corso una guerra imperialista da manuale, come quella in Irak, e chi scende in piazza? Nessuno. Non solo: nessuno sembra sapere cosa significa scendere in piazza per una causa che non ci riguarda direttamente. I ggiovani si mobilitano solo se gli dai un po’ di musica gratis, sotto una qualsivoglia etichetta politica, purché sia genericamente buonista.
2
A seguito delle dichiarazioni sul matrimonio tra omosessuali, uscite in Spagna dai tumidi labbroni di Marcello Pera, un’altra domanda non del tutto inutile sarebbe: cazzo fregherà mai ai cattolici dei matrimoni tra gay, se i gay non verranno certo a chiedere a loro di sposarsi col velo in chiesa? Dove sarebbe la Minaccia? E di quale natura sarebbe? Perché non lasciano in pace la non-fede altrui occupandosi esclusivamente del loro credo? E quale maggior rischio correrebbe la prole se adottata da una coppia gay, piuttosto che etero? Forse il maggior rischio deriverebbe dal fatto che, per i cattolici, i gay sono dei degenerati, mentre gli etero no? Se la pensano così, perché allora non dicono con chiarezza, come fece qualche anno fa Fini, che considerano i gay dei degenerati pronti a compiere qualsiasi bassezza, primi tra tutti gli atti di pedofilia? E, di conseguenza, non bisognerebbe negare l’adozione anche alle coppie sadomaso, per dire? Quando avverrà il distacco tra ogni pratica sessuale, tra adulti consenzienti, e ogni giudizio morale?
3
La cometa Templi-1 colpita dal proietto della NASA a milioni di chilometri di distanza dalla Terra: centrata in pieno con precisione e tempismo incredibili. Prima domanda, della quale non frega un cazzo a nessuno qui: sono bastate le equazioni di Newton, per riuscirci? Oppure è servita anche la fisica einsteiniana? Insomma, tecnologia a parte, per fare una cosa del genere occorrono solo le leggi fisiche formulate nel diciottesimo secolo da un tizio col cappello a tricorno, oppure serve anche qualcos’altro? Temo che la domanda sia mal formulata, ma pazienza, tanto nessuno mi risponderà. Questa missione spaziale è di tipo puramente scientifico? Cioè serve solo per cominciare a dare delle risposte su questioni basiche di tipo cosmogonico e tipo l’origine della vita sulla terra? Vediamo. Leggo che il viaggio è stato di 431 milioni di chilometri e il tutto è costato 330 milioni di dollari, 280 milioni di euri. Eppure un paese si è accollato un costo pubblico simile solo a scopo di conoscenza scientifica, apparentemente astratta. Si diceva un tempo, slogan sessantottardo, che “la ricerca non è mai pura”. Credo sia vero. Ma sono anche convinto che, nella complessiva finalità del profitto, i momenti di “purezza” esistano e non siano nemmeno così rari. Personalmente sono entusiasta di notizie del genere. Mi rinforzano nella stima che nutro per l’homo faber in sé, come “risolutore di problemi”, a prescindere dal fatto che, su nostra istigazione, sta distruggendo il pianeta.

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