venerdì 2 luglio 2010

Strano qui, e obliquo sottile lo scirocco e grigio fino all’orizzonte.
Questo almeno alle cinque la gola arsa che mi spezza il sonno.
Stormi grossi di rondini basse sull’acqua, si aggregano si formano, si disfano stridono agitati.
Il caicco che primo prende il largo lo fa nella mia stanza.
Le prue provano gusto nel violare l’acqua liscia come uno specchio.
Il taglio trova sutura incerta solo a poppa ormai il male è fatto.

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