giovedì 17 febbraio 2005

Senza l'emozzione non passa la nozzione

Leggo Mappe del tempo, Memoria collettiva e costruzione sociale del passato, di E. Zerubavel, sociologo americano, Il Mulino, 2005. Inizio questo blog da un punto qualsiasi del mio intrico mentale, cioè senza premesse di sorta e un po’ a cazzo. In questi ultimi tempi mi colpisce l’affannarsi sulla ri-definizione di alcuni luoghi della storia italiana recente. Nel libro di Zerubavel ho trovato cose interessanti in proposito, tra le quali il concetto di comunità mnemonica, che definisce un gruppo di condivisione di un tratto storico (passato più o meno profondo & presente & futuro) sentito come comune. La comunità mnemonica più piccola è una coppia, per dire. La più grande è, per certi versi, l’intero pianeta. La tesi di Zerubavel è che ogni memoria storica è sempre mitica ed è sempre funzionale al presente. Ed è per questo che, almeno nei sui tratti recenti, deve essere ri-narrata in continuazione dalle parti interessate, anche, come sta accadendo in questi anni, in modo conflittuale. Il vero territorio del conflitto è la mente di tutti noi: vince chi riesce ad installarvi i suoi moduli interpretativi, a costruirvi un passato funzionale ai suoi interessi. In questa battaglia lo strumento della fiction è importantissimo, perché il principio fondante di ogni operazione ideologica suona più o meno così: “senza l’emozzione non passa la nozzione”. (Esempio di fiction di ri-definizione storico-ideologica, orribilmente falsa e farlocca, è stato la Meglio gioventù). Se in passato ci hanno abbottato di Resistenza, sin quasi a non poterne più, (ogni reggista che volesse far carriera esordiva con un film resistenziale, possibilmente “scarno e anti-retorico”), oggi ci colmano le palle con la contro-resistenza, coi ragazzi fascistici e le foibe. Obbiettivo strategico cancellare dalla memoria collettiva l’idea di Fascista Cattivo, per sostituirla con quella di Comunista Cattivo, e contemporaneamente affermare che tutta l’opposizione all’attuale maggioranza è o comunista, o egemonizzata dai comunisti (parola chiave: “Bertinotti”, che corrisponde a un povero coglione in cashemire e cravatta in maglina De Clerc, che va in tv a fare la parte del Comunista). Aggiungo che bastava leggere anche uno solo dei racconti resistenziali di Fenoglio per fare piazza pulita di ogni concezione non-complessa della Guerra Civile italiana.

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