lunedì 10 maggio 2010

Appunti dall'isola_3

Dopo un paio di giorni di scirocco il vento è girato a nord est. L’aria è cambiata. Si sta meglio, il sole non è più velato. Ieri chi aveva una barca ormeggiata qui davanti ha dovuto spostarla al riparo del molo grande. C’era aria da sud, disagio di scirocco, ma il vento che poi arrivò fu molto debole, timido e però umido e cretino. Quindi oggi si starebbe meglio, se non fosse per l’insalata greca che mangio di solito verso l’una: sia i pomodori che la feta sono sempre gelidi, appena tirati fuori dal frigo. Odio i pomodori gelidi.
Li sento andare giù per l’esofago fino a quando vanno ad incollarsi alle pareti dello stomaco, ghiacciandole. Per la feta poco male, perché posso frantumarla in modo che scambi più rapidamente calore con l’ambiente, ma per i pomodori c’è poco da fare. Ho provato a venire al ristorante due ore prima chiedendo che mi tirassero subito fuori dal frigo un paio di pomodori rossi. Niente, due ore dopo erano ghiacciati lo stesso. Ieri in un altro posto ho chiesto del saganaki, che è formaggio fritto, dunque caldo, sul quale ho disposto le fette di pomodoro a scaldarsi. Peccato che quei pomodori fossero pallidi, sbiaditi, senza sapore né niente. Oggi ha aperto il Blue bar. Sono andato a trattare con loro. Mi hanno promesso fresh fish per stasera. Avrei potuto chiedere di quale fish si tratterebbe, ma non l’ho fatto. Sono sicuro che è pesce sur-gelato, vecchio almeno quanto il cucciolo di mammuth siberiano ritrovato di recente. Non importa, di qualsiasi pesce si tratti prenderò quello. Negli altri posti so già cosa mi aspetta. Il Blue ha anche la connessione internet e è gestito da due ragazzi simpatici. Uno dei due ha ereditato il locale dal padre, che poveraccio è morto tempo fa. Era l’uomo più lento e indolente che abbia mai visto. Aveva la faccia da cocker spaniel. Il figlio è un bel ragazzo alto e veloce, ma dietro i suoi lineamenti regolari si legge in filigrana la faccia da cocker del padre. Poi, come pre-vedevo, il fish era tutt’altro che fresh, dunque non lo presi. Però la cosa incredibile et agghiacciante è che in cucina su un ripiano tengono la mummia di un cucciolo di delfino, vero. Sarà lunga più o meno un metro: loro mi assicurano che si tratta di un vero delfino, secco. In effetti lo sembra. Spero che mentano. Anche qui, soprattutto qui, il mondo, naturalmente, è grande e terribile Cazzo.

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