sabato 25 settembre 2010

Appunti su you porn (contiene espliciti riferimenti sessuali)


Kitty loves anal. Hanno piercing alla narice, sulla lingua, all’ombelico, il capezzolo perforato, le grandi labbra anche, con pendaglio, succhiano cazzi, ci sputano sopra e mentre lo fanno guardano in macchina, con la bocca piena, si spingono il cazzo giù per la gola fin quasi a strozzarsi, segue un conato di vomito, uno sbocco di bava, e ricominciano, sempre guardando su, verso la telecamera, cioè verso di noi osservatori, ci guardano dritti negli occhi senza imbarazzo, finché noi non distogliamo lo sguardo, oppure finché lo sperma non comincia a sprizzare sui loro volti sorridenti, apparentemente soddisfatti, sollevati che sia finita, che si possa passare in cassa, che ci si sia guadagnata la giornata in fondo così facilmente, magari anche provandoci gusto. Ma se il titolo è metti Kitty loves anal, allora bisogna avere pazienza, la cosa non si risolverà tanto facilmente, né così rapidamente, basta aspettare un po’, forse una decina di minuti e quel cazzo slinguazzato finirà più o meno agevolmente nel culo di Kitty che affetta sorpresa, stupore, mai aperto dissenso tipo ah, no questo non era nei patti: Kitty segue il copione di un anal, si è ripulita il retto poco prima svitando la cipolla della doccia e infilandosi la nuda impanatura, con cautela, nel culo: uno spruzzo di acqua tiepida le ha inondato l’intestino nettandolo come il fiume Alfeo con le stalle di Augia: la ritrosia iniziale lascia il posto al pieno consenso e poi all’aperta incitazione Fuck!: Kitty geme nel quadratino del video accanto a una serie di immaginette fisse o che si animano a scatti, un uomo che prima aveva un pisello ridicolo e poi grazie a chissà quale cura un cazzo di trenta centimetri, ragazze che si palleggiano i seni da una mano all’altra, come imbonitrici da fiera che offrano la loro merce: guardino signori che zinne, dove mai potranno trovare roba di questa qualità? Clicchino entrino facciano un giro, senza impegno, venghino… Brit wife blowjob and cumshot. Giovane la moglie britannica, bionda & magra, acqua e sapone, capelli raccolti dietro la nuca a scoprirne tutto il volto affinché si veda bene il lavoro che sta facendo, va su e giù con la testa lungo l’intera estensione del cazzo che sta succhiando, anche lei provandosi ad ingoiarlo fino a restarne soffocata: non è poi un gran cazzo, è solo un cazzo normale, lei sembra assorta in altri pensieri, non guarda nell’obbiettivo della telecamera, forse è imbarazzata, forse le piace, forse ama il detentore di quel cazzo che spunta da sotto una maglietta giallastra, la mano di lui le carezza il capo con affetto et tenerezza, ma sicuro che sta pensando Intanto tu succhia puttanella che tra un po’ ti vengo in faccia: ogni tanto si sente un sospiro profondo di lui, qualche parola mormorata sottovoce, ma quel cazzo non sembra poi molto eccitato, né prossimo all’orgasmo: il tutto mi appare di colpo per quello che probabilmente è: routine coniugale, procedimento standard: lei è completamente vestita, indossa un golfino nero accollato, è lì per lavorare, per soddisfare il suo maschio con tecnica collaudata: va avanti così senza variazioni, nel modo ripetitivo del su e giù, senza uno scatto di piacere, ma anche senza emozione di alcun tipo, né eccitazione, né noia, né disgusto, né amore, niente, solo un pompino standard, un onesto pompino che sarebbe subito dimenticato se stavolta lui non avesse quella telecamera e se lei non fosse palesemente consenziente alla ripresa dell’operazione, anche se sembra non particolarmente consapevole che telecamera può voler dire che quel pompino l’osserveranno qualche centinaio di migliaia, qualche milione, non so, di persone in tutto il mondo, trasformandolo da insignificante pompino domestico standard qual è, in un pompino globale, uguale a tutti i pompini del mondo, ma allo stesso tempo diverso, perché intimo, personale, intoccabile e inattaccabile: poi all’improvviso lei apre la bocca e lascia andare il glande di lui mentre sta eiaculando copiosamente: lei non beve il suo sperma, la sua bocca resta nei paraggi di quel fiotto e lei di colpo fissa il suo uomo e scoppia a ridere. Big Butt Brunette Dick Fucked. Questi sono professionisti, non me ne intendo, ma sembra proprio che stiano lì per lavorare, cioè per recitare la verità di un’azione porno, vale a dire che stanno per compiere un atto sessuale il cui scopo principale è eccitare terzi, lei entra in una stanza, con minigonna jeans e toppino a canotta rosa pallido, la pancia ampiamente scoperta e dice qualcosa, lui è giovane e con capello lungo seduto su un divano, lei subito si gira di spalle, tira su la gonna sul culo e comincia a far tremare un paio di chiappe effettivamente tremule, lui con una bomboletta spray (fornita dalla produzione?) le cosparge il culo di olio, oppure vaselina, non so, le estrae dal solco delle natiche il perizoma color magenta, scoprendo una fica carnosa e perfettamente depilata, nella quale subito introduce il pollice della mano sinistra, il cui polso è ornato da un braccialetto: lei è bella, ha i capelli rossi, il seno piccolo e mugola: stacco repentino su una fellatio: si vede un cazzo grosso e di colore bruno risaltare sulla pelle chiara di lei, che lo tiene in bocca: mugolii, si vedono i sandali argentati di lei, tacchi altissimi, i tatuaggi sul braccio destro di lui: stacco, i due fornicano in posizione doggy, lei ha il culo lucido di unto, lui è in piedi e si tiene scostato per mostrare l’azione alla telecamera, lei dice Oh yeah babe, il cazzo entra e esce dalla fica di lei agevolato da una grande quantità di lubrificante: stacco, primo piano dei due sessi in azione, lei è sdraiata sul dorso, in questa posizione si vede che ha il culo cosparso di macchie rosse, forse piccoli foruncoli, lui pompa forte, la scena non riuscirebbe ad eccitare un ergastolano: una scopata è una scopata è una scopata, le palle di lui la percuotono sul culo unto: stacco di nuovo in posizione doggy, lui estrae la verga e la smanaccia per facilitare un’eiaculazione che lei riceve sulle chiappe, di cui la destra è marcata da un grosso livido: forse l’altro giorno lei ha sbattuto contro lo spigolo del tavolo di cucina, chi lo sa: Oh, yeah, oh yeah, mormorano entrambi, Oh yeah, oh my god, dice lui, poi le sgrulla la nerchia sulle chiappe: stacco su di lei che è ancora carponi e dimena i fianchi mentre mormora cose non comprensibili (da me), si volta verso di lui, sorride, affetta grande felicità, è bellissima, la sposerei: il trail termina così, come è cominciato, con un primo piano dell’apparato sessuale di lei, gonfio e congestionato, unto di olio, pienamente compreso nel suo mistero primordiale.

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